
THE LINE: la città del futuro di nome “Neom” che funzionerà al 100% con energia rinnovabile. Ma sarà così sostenibile come si dice?
Si sente molto parlare ultimamente di questo mega progetto in Arabia Saudita voluto dal principe Mohamed bin Salamn e costituito da una “linea” di 170km che taglierebbe parte del cuore del Deserto saudita per dare vita a questa futuristica città di nome Neom e che sarà dunque, una città al 100% sostenibile e a zero emissioni di Co2. Proprio quest’ultima affermazione ha destato non pochi dubbi nella comunità.
“Vediamo The Line come un’opportunità unica per stabilire un nuovo punto di riferimento per combinare prosperità, vivibilità e conservazione dell’ambiente”, ha affermato Qaddumi, direttore esecutivo del team di pianificazione urbana di Neom.”
Nel progetto di Neom si stanno invstendo più di 200 miliardi di dollari e potenzialmente potrà ospitare 9 milioni di cittadini. La città sarà organizzata da varie aree urbane aggregate lungo una “spina dorsale” centrale. Scuole, negozi e molti altri beni di prima necessità saranno tutti cinque minuti a piedi affermano gli ingegneri, e nessun viaggio dovrà essere possibilmente più lungo di 20 minuti.
Le comunità saranno costruite attorno alle persone e non alle automobili o mezzi di spostamento abituali, con grandi passerelle sopraelevate che collegheranno il sito alle strade mentre le altre vie saranno viali percorribili pieni di parchi e spazi verdi.
Perchè c’è una sorta di scetticismo generale?
The Line solleva molti dubbi. Urbanisticamente parlando, un progetto così colossale pare non possa essere così sostenibile, dato che la sua costruzione produrrebbe (secondo una stima) più di 1,8 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, che equivalgono a più di quattro anni delle intere emissioni del Regno Unito. E poi, qual è il reale vantaggio della sua altezza quando c’è tanto deserto in cui potrebbe estendersi?
Parlando della struttura per esempio, la parte esterna sarà costruita da una facciata specchiata in vetro da cui sarà possibile vedere al di fuori. Questo vetro “ottico” consentirà anche alla luce solare dunque, di entrare attraverso i lati della città oltre che alla luce ricevuta direttamente dall’alto.
Questa parte del progetto però è molto criticata perché le superfici riflettenti sono ritenute una delle maggiori cause di morte degli uccelli ogni anno.
I progettisti però, affermano che gli uccelli che volano a diverse altezze hanno i loro corridoi naturali e designati che sono in perfetta combinazione con il giusto trattamento del vetro. Questi stessi percorsi e modelli di migrazione pare verranno tuttavia poi mappati da un team dedicato di scienziati nei prossimi anni per avere una struttura ben definita di quelli che sono gli itinerari abituali delle varie specie che attraversano quella zona del deserto.
A differenza delle città convenzionali quindi, sembra che The Line assicurerà che la natura non venga sravolta, ma invece, che sia mantenuta inalterata nel suo naturale corso..
Ma come si vivrà a Neom?
Sono ancora poche le informazioni che si riescono a reperire in merito, ma già è noto che le comunità abitanti di questo luogo iperconnesso saranno supportate dall’intelligenza artificiale, le fonti energetiche saranno una combinazione di energia solare, eolica e idrogeno, mentre l’acqua sarà prodotta attraverso una desalinizzazione avanzata. L’ambiente a “zero auto” della città farà parte di un sistema di trasporto sostenibile al 100% con zero inquinamento e come dicevamo prima, con tempi di attesa brevissimi.
L’ intelligenza artificiale migliorerà la vita quotidiana sia per i residenti che per le aziende e per migliorare le capacità dell’infrastruttura. Gli sviluppatori prevedono che la città genererà 380.000 nuovi posti di lavoro e aumenterà il PIL dell’Arabia Saudita di circa 48 miliardi di dollari.
Pertanto, tutta la comunità vivrà vicino e in armonia con la natura,il quale il 95% non è toccato dall’urbanizzazione. Sembra proprio che l’ideologia di questa super-citt, sia una finestra sul futuro per tutto il pianeta..